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danno fino dal 1237 il mezzo Braccio (Ronchetti, 4 p. 64). Questo computo, com’era naturale, continuò anche nei secoli seguenti: quindi nello Statuto del 1353 (16 §§ 70, 72, 73) abbiamo: facere alzari pontem curnixii per medium brachium. — que fossata sint ampla in summitate brachia duo cum dimidio. — pontes lapideos altos a fundo dictorum fossatorum per brachia duo cum dimidio. — unum brachium cum dimidio. E come il Braccio da panno, coerentemente alla sua origine (v. sotto §§ 8, 10) era diviso in quattro parti, dette più anticamente Somessi, poi Quarte o Quarterii, così questo Braccio da fabbrica era diviso in quattro Spane, e questa partizione durò fino a noi. Quindi ancora nello Statuto del 1353 (3 § 16) troviamo: et quod quelibet schena ipsorum lignorum sit et esse debeat de duobus brachiis et spana; altrove (16 § 63): fiat unus murus — altus per brachia tria et spanam unam. Nello Statuto del 1491 (7 § 1) la Spanna è anche chiamata Quarta in questa disposizione che è importante perchè dimostra la stretta connessione fra il Cavezzo ed il Braccio da fabbrica, e in pari tempo ci attesta l’uso di conteggiare a mezza Spanna o mezza Quarta: nec ponere nec aedificare discos — vel impedientia ipsas stratas — extra domos habitationum suarum vel stationum ultra unam quartam cum dimidia ad mensuram Capitii Comunis Bergami. E sebbene non ne abbiamo più antiche testimonianze, tuttavia non vi può esser dubbio che fino dai più antichi tempi anche questo Braccio non fosse diviso per lo meno in Once, poichè, sebbene usato per muri o legnami, tuttavia in moltissimi casi sarà occorso ricorrere anche a più minute suddivisioni che non fossero la