Pagina:Sextarius Pergami saggio di ricerche metrologiche.djvu/166

166


asta troppo lunga e troppo incommoda per la sua poca maneggevolezza: negli usi pratici quindi della agrimensura si impiegò la metà della pertica o Gettata (Guerrino, Euclide in campagna p. 102), e fu detta dai Milanesi Trabucco (Mabillon, a. l. c.), dai nostri Capitium o Capicium, ora il Cavezzo. Quale rapporto possa esistere fra il nome assegnato a questa misura e il romano e medievale Capitium, parte di un vestimento (Forcellini s. v.; Du Cange s. v.), veramente non sapremmo, nè qui è luogo da tali ricerche: ci basti accennare che la nostra legislazione Statutaria non si occupa che di questo e della sua verificazione. Nello Statuto più vecchio (13 § 35) abbiamo: item statuimus ut Rectores cogant mensuratores terrarum civitatis et Virtutis Pergami iurare quod mensurabunt terram iuste et bone fide — et Capitios Mensuratorum terrarum Civ. et Virtutis Pergami amuelare facient et omnes alias mensuras et stateras ad unum eundem modum et ad eandem mensuram ad suprascriptum terminum cum Capitio et statera et penso et mensura Civitatis. La città avea dunque il campione del suo Cavezzo, sul quale doveasi verificare (amuelare) quello degli agrimensori. Nello Statuto del 1331 (8 § 66) vi ha: quod Vicarius cogat omnes mensuratores terrarum Civitatis et Districtus Pergami iurare quod mensurabunt terras quas debuerint mensurare iuste et bona fide pro utraque parte et ad iustos Capitios Comunis Pergami, e questa disposizione si trova ripetuta in tutti i posteriori Statuti (p. e. Stat. an. 1353, 8 § 24). È probabile che fino a quest’epoca la verifica del Cavezzo si effettuasse mediante l’incavo chiuso alle estremità da due aggetti di ferro, che tuttora si ve-