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comunicazione, che atterrarono secolari barriere, e aprirono un orizzonte sconfinato alla umana attività, fanno ogni dì più sentire il bisogno di una unificazione nei sistemi metrologici dei varii popoli; ma se questa è reazione contro il passato, la quale trae la sua forza da potenti e da elevate ragioni, non fu meno una reazione contro un passato, che ogni dì più dovea diventare impossibile, quella che indusse i nostri Comuni a crearsi le loro misure, a guarentirne la esattezza, svincolandosi così da ogni esterna ingerenza, e cominciando con questi atti a dare libero corso alle forze locali ed al loro completo sviluppo. Sui primi albori di una delle più splendide giornate, che un benigno sorriso di cielo abbia mai concesso a questa terra travagliata, i nostri avi crearono il loro Sextarius; e quando questa misura entrò nelle loro abitudini, si preparava nella vita dei nostri Comuni un’era luminosissima, destinata a far risentire alle più lontane generazioni la più feconda e la più benefica influenza; un’era, che forza umana non varrà mai a cancellare nè dalla nostra storia, nè dai nostri cuori.