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per gloria del Santo si soffra ogni cosa. L’Intendente è ancora a Messina e ruba sicuramente, difeso da due gran protettori, lo zio in cielo, e Monsignore in terra.

Monsignore mantiene i Ministri, dà gl’impieghi, fa negozii, bada a preti, a frati, a tutti; Monsignore è re, e suoi ministri sono il fabbricatore Passaro, ed il carrozziere De Martino. Questi trattano gli affari, danno udienza in casa loro, e vendono la loro protezione a magistrati, militari, donne, nobili, preti, frati, e a tutti coloro che han molti denari. Si ha fatto costruire nel convento dove egli abita un appartamento tanto bellissimo e riccamente addobbato che il Re stesso ne rimase scandalezzato. Ha fatto venire certi villani di Puglia suoi parenti, li ha calzati e vestiti da signori, e li ha allogati in un bel palazzo. Ha trasformato suo fratello Pasquale Cocle da guardaboschi che era, in Vicepresidente della Corte Criminale di Salerno. Un magnifico palazzo si ha costruito nel luogo più bello della città, e ne fa comparir padrone Carmelo Passaro suo figlioccio. Monsignore ha persuaso il Re che Pio IX è un giacobino; ed il Re quando la sera i figliuoli vanno a letto dice loro pregate Dio pel Papa, il quale non sa quel che si faccia.

O Santo Padre, o caro Padre degli Italiani, anche Gesù fu creduto pazzo dai Farisei!

Così Ferdinando aggirato dal furbo Monsignor di Patrasso è divenuto uno stupido; guardasi di pronunziare la parola eziandio, perchè in essa si nomina Dio; ed i preti censori della stampa cassano questa sventurata parola da ogni scrittura. Per gli scrupoli del Re le ballerine debbono vestire in teatro le brache sino al di sotto del ginocchio, e di colore scuro; per ordine comunicato dalla Polizia con ministeriale ai coreografi dei RR. Teatri, questi debbono essere accorti nelle loro composizioni a non mettere i loro personaggi in attitudini troppo