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in casa, a che servivano quei bigliettini che dovevano dirci quello che egli ci disse? Perché moltiplicare enti senza necessitá? Se le riunioni si tenevano in casa dell’Agresti, è cosa veramente ridicola che si mandi un avviso anche a lui per farlo uscir di casa, andare al caffè, e dire a tutti gli altri quello che tutti giá sapevano, cioè di andare a casa sua. Qui manca il senso comune. Inoltre se l’Agresti era presidente, io segretario e il Persico cassiere, che cosa era il Giordano che da sé, e sempre, e per mezzo di suoi agenti e di bigliettini diceva ad uomini molto piú reputati di lui, raccoglietevi, e quelli si raccoglievano? Dopo questa riunione, che durò ben due ore, il Margherita non dimanda al Giordano o al Sessa di che cosa s’era parlato, che decreto s’era fatto; né quelli depongono alcuna cosa nelle fide orecchie di lui che tanto aveva girato per portar bigliettini, che aveva passeggiato per due ore lunghissime. Il Margherita vede che solamente noi cinque eravamo nel caffè, non solamente noi cinque scendevam dalla casa dell’Agresti, ma tutto l’altissimo consiglio, e non ha la curiositá di dimandare di nessun altro, non sente il desiderio di conoscere neppure il Poerio che ei dice di non aver mai veduto, che non ha mai sentito parlare dalla tribuna: nulla di tutto questo: conosce cinque e non si cura degli altri. Queste cose non reggono innanzi alla ragione, sono sfacciate e stolte bugie fatte dire al Margherita per confermare l’accusa, ma essi la screditano, la indeboliscono, la distruggono.

«4. Nei principi di decembre ultimo da essi Sessa e Giordano seppi che il comitato centrale aveva in una delle sue sedute deciso ammanirsi delle somme per dare delle sovvenzioni nel venturo natale ai popolani che dallo stesso dipendevano; ma costoro, per quanto quelli dicevano, erano braccia materiali, perché ignoravano affatto cosa voleva significare setta o comitato, né ciò se gli manifestava per mantenerli nell’ignoranza, ed affinché si avessero potuto far muovere a seconda del bisogno».

O il Giordano disse questo, ed ecco le speranze e le promesse ch’egli dava ai suoi agenti, a lui devoti per pochi danaruzzi e moltissime parole. Noi altri che siamo accusati di comporre quel sognato comitato siamo uomini di picciola fortuna, ed io viveva sottilmente di mie fatiche; né potevamo radunar danari perché non eravam di quelli che hanno il privilegio di far proprie le pubbliche entrate. O il Giordano non lo disse, ed è stato suggerito a Margherita per confermar le voci che i liberali davano