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scienza e potesse somministrare chiarimenti intorno alla diffusione di un proclama sedizioso, circolato nei scorsi giorni per questa capitale, il commessario di polizia don Giuseppe Maddaloni in seguito d’incarico superiore ha disposto chiamarsi il suddetto Iervolino onde sentirlo opportunamente. Napoli 6 giugno 1849».

Che cosa sono queste indicazioni riservate? Iervolino che è diligentissima spia e scrive tutti i suoi libelli, come non scrive un altro libello per dire che egli sa del proclama? come la polizia sa che egli lo sa? se lo sa dall’Iervolino, perché non c’è una dichiarazione o un libello di costui? perché costui parla di poi? Perché prima non sapeva niente. Infatti nello stesso giorno va innanzi il commessario, e dimandato, non risponde a voce, non fa scrivere le sue parole dal cancelliere, ma le scrive egli stesso, cioè presenta il libello datogli e da lui copiato: nel quale dice: che mi conosce da piú tempo, ed è varie volte venuto in mia casa, perché io son dell’Unitá italiana, alla quale anche egli fu affiliato. Che il 2 giugno venne in mia casa, io gli dissi di andare da Ludovico Pacifico, che egli chiama mio fido, per farsi dare un proclama che io gli aveva dato; che egli vi andò, non l’ebbe, tornò da me che gliene diedi quattro copie con l’incarico di diffonderle, e che egli consegna alla polizia: che avendomi veduto spesso nella libreria di Gabriele Rondinella crede che costui abbia fatto stampare il proclama.

Tutti questi libelli scritti di mano dello stesso Iervolino con molti grossi errori di ortografia, ma con accorte e maliziose parole e con regolare filo d’idee, mostrano chiaramente che furono copiati da lui, inventati da altri. E veramente il Maddaloni, vecchio e sagace commessario di polizia, che aveva per mano altri processi settari, con insolita bonarietá si contenta di queste dichiarazioni, e non dimanda al denunziatore mille cose e del Poerio, e di me, e degli altri tutti. Intorno a me per esempio poteva dimandargli: «Non ricordi il tempo preciso che conoscesti il Settembrini? Ti ha dato mai catechismi, diplomi, o altre carte? Ti ha mai parlato della setta? Ti ha detto a che tendeva? Se andavi spesso in casa sua, come non conosci il nome di nessuno de’ suoi amici? Quanta è questa remotezza di tempo che ti ha fatto dimenticare le parole ed i segni della setta? Come sai che il Pacifico è fido di Settembrini? gli hai veduti mai insieme, e come, e dove, e quante volte? Conosci tu il Rondinella? l’hai udito mai parlar