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182 parte terza - capitolo lxvi [468]


e andai attorno sola: e Roma mi fece dimenticare per poco i guai miei. Partimmo da Roma in carrozza, dove entrarono ancora due signore romane che venivano in Napoli. Queste mi fecero mille domande alle quali io rispondeva con monosillabi, o con pochissime parole: «Oh ella dev’essere molto infelice, signora: codesto suo marito non si cura di lei, e pare molto inferiore alla sua condizione». Io mi stringeva nelle spalle. «Noi veniamo in Napoli, e vogliamo vedere il re che ci si dice essere un bell’uomo, e poi tanto buono. Conosce Lei il re?» «Io? l’ho veduto passare in carrozza per le vie ed è un bell’uomo». Mentre si parlava cosí eravamo presso Gaeta e su la grande strada, ecco dei soldati a cavallo che con la solita furia si fanno presso a la carrozza. «Fermate, andate un po’ indietro: fermate, passa il re». E il re in un carrozzino con a fianco il figlio passò innanzi la nostra vettura; e andato poco oltre fermò, e discese per un bisogno naturale. E poi si avvicinò ad un uffiziale a cavallo che lo seguiva, e gli parlò, e palpò il cavallo, e stato un pezzo montò ed andò via. Mentre avveniva questo le due signore romane erano fuori di loro per l’allegrezza di vedere il re: «Oh che bell’omo. Vogliamo scendere per andare a baciargli la mano. Quando avremo un’altra occasione simile?» Ma la mia guida temendo qualche pericolo, disse: «Signore, state pure; non intendete che il re si dispiacerebbe di essere incontrato cosí in una campagna? È un’indecenza. Anderete in Napoli, e lí avrete tutto il comodo di vederlo e di parlargli». Mentre quelle donne ammiravano il loro bel re, io con una certa compiacenza diceva tra me: «Tu mi hai condannata all’esilio ed io sono qui, e ti guardo, e vengo a sfidarti». Dopo che il re fu partito la carrozza riprese il suo cammino. La mia guida, che era un fiero repubblicano, andava dicendo: «Che occasione! E quando mai avrei un’altra occasione simigliante!» Diceva come le signore, ma io capiva bene il significato delle sue parole.

Si giunse in Napoli. Respirai. Forse anderò in carcere ma potrò vedere mia figlia. Andai a casa di Giulia.