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8 parte terza - capitolo i [294]


schernirla, e spegnerla, se la virtú potesse spegnersi. Nel 1836 questo edifizio fu destinato per i soli condannati all’ergastolo, e per pochi e pessimi condannati ai ferri. La pena dell’ergastolo stabilita nel nostro codice fu sostituita all’altra dei ferri in vita: per essa il condannato è chiuso in una stanza per tutta la sua vita, senza ferri, e con gli abiti suoi: perde tutti i diritti civili, è considerato come morto ab-intestato, e si apre agli eredi la successione. Pena terribile, perché senza speranza.

Ma entriamo in questa tomba dove sono sepolti circa ottocento uomini vivi: vedremo dolori che il mondo non conosce e non può mai immaginare: vedremo uomini imbestiati che sono discesi all’ultimo fondo dell’abbiezione morale: e da questo abisso di dolori e di delitti innalzeremo gli occhi e la voce a Dio affinché consoli chi soffre, e consigli chi fa soffrire.