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70 | parte prima - capitolo ix |
vecchi e buoni genitori me la diedero piangendo e dicendo: «Noi vi diamo la consolazione e l’augurio della casa nostra. Iddio vi benedica tutti e due». Le nozze furono ben modeste: eravamo tutti e due giovani, e ci amavamo l’un l’altro, ed amore che era tutto per noi ci abbelliva e riempiva la vita.
Un mese dopo, nel novembre del 1835, mi messi in viaggio con la mia Gigia, coi miei fratelli e la sorella, avendo giá pronta la prolusione da recitare; e dopo nove giorni che ci vollero a percorrere in un carrozzone dugento cinquanta miglia, finalmente giungemmo in Catanzaro.