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l'universitá | 51 |
non s’imparava dal professore ufficiale che insegnava come volevano i superiori, ma da maestri privati che in casa loro insegnavano come volevano: metodo, libri, sistema, ognuno aveva il suo, e i giovani correvano dai migliori e di maggior grido. Ma i piú utili tra questi professori privati erano quelli che avevano pochi scolari, coi quali pigliavano dimestichezza e affezione, e però insegnavano liberamente e senza paura, e quasi in conversazione amichevole. Molti valenti uomini trascurati o mal visti dal governo fecero i professori privati, educando i giovani a nobili sensi: ed uno di essi diceva: «Mi perseguiti pure il governo, purché mi lasci insegnare, ché io insegnando gli fo la maggiore guerra, formo voi altri giovani che un giorno sarete colti, onesti, generosi, e suoi nemici». È vero che per insegnare ci voleva il permesso della polizia, ma zitto zitto se ne faceva anche senza per un otto o dieci giovani che non parevano. Questo libero insegnamento ci ha salvati dall’ultima servitú, dalla servitú del pensiero, ed ha favorito l’educazione dei grandi e liberi pensatori che noi avemmo in ogni tempo.
Tra i professori ce n’erano alcuni che avrebbero onorato ogni universitá di Europa, come Pasquale Galluppi che insegnava filosofia, e Nicola Nicolini diritto penale: c’erano Vincenzo Lanza principe dei medici napoletani, Costantino Dimidri1 valente in anatomia e di mirabile eloquenza, Francesco Avellino dottissimo di molto sapere e giurista profondo; ed altri molti, ciascuno bravo nella sua scienza. C’era qualche tristo codardo: c’era ancora qualche dabbenuomo che sapeva solo una cosa, e nel resto era ignorante. Sentite che mi accadde un giorno con un professore che sapeva bene una cosa sola: e non lo dico per male. Dopo la lezione uscimmo insieme, ed ei non sapendo bene le vie mi pregò che lo accompagnassi al Carmine. Quando giungemmo presso la piazza del
- ↑ La fortuna aveva dato tutto al Dimidri, bell’aspetto, bella parola, molta fama, grossi guadagni nella sua professione. Ebbene egli, la moglie, il figliuolo vissero una vita amara e disperata, e morirono pel giuoco delle carte!