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264 parte seconda - capitolo iv


lagrime sieno le ultime, che nessun altro soffra quello che noi soffriamo: sia pace a tutto il reame, e noi saremo lieti di bere noi soli il calice di tutte le amarezze. Questi sono, o Eminentissimo, i nostri sentimenti, e vorremmo che l’augusto príncipe li conoscesse: preghiamo non per noi, ma per la gloria sua, per la pace di tutti. Vostra Eminenza che è dotata di tante virtù vere e cristiane, e che è l’ottimo tra i pastori, voglia portare innanzi al trono questi sinceri nostri desiderii e la benedetta parola di pace, che Iddio e gli uomini gliene daranno merito.

Riverente coi miei compagni di sventura di Vostra Eminenza

Ergastolo di Santo Stefano
10 febbraio 1851.

Devotiss. obb. servitori

Luigi Settembrini, Filippo Agresti

Salvatore Faucitano.