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262 | parte seconda - capitolo iii |
tutti gli uomini onesti, i quali vedendovi diranno: «Ecco un
uomo che mostra come la virtú non è morta, né fuggita dalla
terra».
Mio egregio amico, concedetemi che io vi chiami con questo santo nome, io mi sento affettuosamente legato ed obbligato non solamente a Voi, ma ai vostri fratelli, ed a tutti coloro che portano il vostro nome.
Vivete lungamente all’amore ed alla stima de’ buoni, al presidio de’ mesti accusati, e siate certo che vi ama, vi rispetta, vi sará sempre grato con tutta la sua famiglia l’amico vostro sventurato
Di Castel Capuano il dí 20 gennaio 1851.
Luigi Settembrini.