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tre giorni in cappella 253


fessare?» «Chi ha detto questo? Dopo una mezz’ora che ci siamo divisi, sono venuti i Bianchi, mi hanno messo in mano un crocifisso che io ho baciato, e mi hanno condotto nella cappella. Mi hanno detto se voleva confessarmi, ed io ho risposto di sí, e ribaciando il crocifisso ho soggiunto: ‘Io mi confesso a questo Dio, gli chiedo perdono de’ falli miei, gli raccomando l’anima mia, gli raccomando la sconsolata famiglia mia’. Mi dicevano di non pensare alla famiglia, ma all’anima; ed io rispondeva che doveva pensare ai figli miei, perché Iddio mi ha fatto padre: ed il mio testamento è quel processo che essi leggeranno un giorno. Siete venuti per consolare me, ma sapete quanti sono i condannati a morte? siamo otto, sette figli ed io. Essi moriranno ogni giorno, ogni ora, ogni momento. Andate a confortare i figli miei’. Mi rispondevano che essi anderebbero, che la congregazione de’ Bianchi penserebbe per loro. ‘Ma come li conforterete? restituirete ad essi il padre? siete padri voi?’ Mi dicevano che offerissi le mie pene a Gesú. ‘Sí, diceva io, Gesú è stato sempre il mio esempio. Dimandate il tal prete e vi dirá che io sono stato sempre, sempre buon cristano. Ma Gesú fu crocifisso dai giudei, ed io sono crocifisso dai cristiani’. Dimandai loro di andare al patibolo senza benda agli occhi: essi non volevano, dicendomi che doveva andare tutto raccolto ne’ pensieri dell’anima, che avrei potuto vedere qualche persona che mi avesse turbato. Ed io risposi loro che voleva vedere il sole e il cielo per l’ultima volta, voleva vedere i volti de’ miei cittadini, e se tra la folla v’era qualcuno de’ miei figliuoli, io lo benediceva prima di morire».

«Ed a queste parole che dicevano essi?» «Che potevano dire? piangevano, sospiravano profondamente, stavano con le braccia piegate innanzi al petto. Mi hanno fatto udire la messa: mi hanno tenuto una giornata: io ho parlato piú di loro. Infine la voce mi mancava, i ferri mi davan dolore ai piedi, li ho pregati di lasciarmi, ed essi mi hanno ricondotto ed aiutato a gettarmi su i farti. Mi hanno benedetto, e lasciato il crocifisso. M’annoiava di udire i pianti ed i conforti de’