Pagina:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. I, 1934 – BEIC 1926061.djvu/205


segue la rivoluzione fino al 15 maggio 199


le spalle, e messesi le mani dietro le reni, se ne ando via tranquillo. Io presi pel braccio quel giovane, e: «Sai tu chi è quell’uomo contro il cui petto impugnasti il fucile? Sai tu chi è Gabriele Pepe? È un prode soldato che ha il petto pieno di cicatrici, e colui che difese l’onore d’Italia contro il francese Lamartine che la insultava, è un grande e savio cittadino, è un uomo di virtú unica, innanzi al quale tu ed io dovremmo cadere in ginocchio». Il giovane si fece pallidissimo, mi disse: «Oggi siamo tutti pazzi»; e dopo un poco pianse. Vive ancora, e forse leggerá queste parole che ho scritto.

Dopo alcun tempo vedo a caso il deputato Benedetto Musolino, e con lui vo a Monteoliveto seguito dal mio Giovanni, a cui lasciai il mio fucile, ed entrai nella gran sala, dove di mano in mano vennero gli altri deputati. «Insomma puoi dirmi tu che è avvenuto stanotte?» «Quel maledetto giuramento ha imbrogliato ogni cosa». «E non saria meglio non darlo?» «Cosí penso anch’io, ma il re vuole che si giuri. Le pratiche durarono tutta la giornata di ieri, e verso sera venne qui il ministro Conforti, e lesse una nuova formola, che affermò scritta proprio dal re, e che non fu accettata. Egli se n’andò, e qui fu un tumulto indescrivile: tra noi si gridava, si proponeva mille cose, ma tutti concordi a non cedere: il popolo su la piazza con molte fiaccole accese gridava, applaudiva ad alcuni deputati che da quei balconi aringavano: ‘coraggio, resistete, viva i deputati!’ Verso tardi entrano da quella porta alcuni uomini con un uffiziale di guardia nazionale e dicono: ‘Deputati, le truppe sono uscite dai quartieri, e stanno innanzi Palazzo: il popolo faccia le barricate’». E mille voci ripeterono ’barricate’». «Anche i deputati?» «Alcuni sí. E tutta stanotte è stato un battere di tamburi, e gridare ‘tradimento, alle armi’, e si sono fatte le barricate che hai vedute». «Ebbene, e poi come si è fatto dalla Camera quell’avviso che ordina disfarle?» «Verso la mezza notte il re finalmente ha ceduto, ha chiamato il ministro Troya, ed ha sottoscritto un decreto che contiene un’altra