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188 | parte prima - capitolo xx |
Camera». Lo avevano ingiuriato, avevan detto che Ferdinando gli dava i sigari e fumava lungamente con lui, e che egli era un traditore. Voci di plebe stolta e sfrenata. Pochi giorni appresso, su la fine di marzo, tutto il ministero non potendo reggere a la tempesta, si dimise senza aver fatto nulla di bene che rimanga: uomini non tristi, anzi rispettabili per molti versi, ma incapaci di governare in quelle burrasche: anche lo stesso Bozzelli a me parve sempre un vanitoso, non un malvagio come poi si disse. Napoletani non intesero che Napoli o doveva salvarsi con l’Italia, o con l’Italia cadere.