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36 | capitolo secondo. |
morrista su larga scala, che vuol profittare dell’altrui fatiche senza aver fatto uno zero.
“Riverisco distintamente.
“Ricasoli.„
Cugia mi mandava pure copia di una lettera di Nigra al ministro Visconti-Venosta. Questa conteneva una nota di nomi proposti da Leboeuf fra i quali scegliere i tre Notabili. Si raccomandava che il generale Revel andasse completamente d’accordo con Leboeuf. Questi aveva scritto al suo Governo che l’evacuazione impiegherebbe 12 giorni.
Mi parve che il migliore, o per meglio dire l’unico mezzo per far procedere le cose era di scrivere direttamente e chiaramente a Ricasoli come io vedevo la situazione.
- “Eccellenza,
“La situazione è talmente grave, e così indefinita, che non c’è tempo da perdere per provvedere. Mi permetta quindi di esporle chiaramente, senza frasi, le mie osservazioni.
“Conoscevo i maneggi di Vimercati, Popoli, e Pillet per far nominare i loro favoriti e notabili per ricevere il Veneto. La nota venuta da Parigi contiene nomi rispettabili, ma a me pare nociva tale scelta.
“Senza far loro torto, si può temere che una volta detentori del Veneto, un po’ di vanità li offuschi, si lascino indurre a formare una specie di Governo provvisorio sotto la tutela di Leboeuf che si crederebbe autorizzato a rimanere per poter rispondere all’Imperatore che la di lui volontà fu rispettata. Stando tutti tre a Venezia, padroni nominali del Veneto, scelti da Leboeuf e da lui festeggiati, sapranno regolarsi a modo?
“Per evitare tale complicazione, la mia idea sarebbe di dire a Vimercati che è chiamato a Firenze, onde liberarmi de’ suoi maneggi inopportuni, scrivere a Pepoli, che d’intesa del Governo, non si occupi dei Notabili. Per mezzo del Comitato segreto, e specialmente del Memmo, farei sapere a quelli che presumibilmente riceveranno l’invito di Leboeuf,