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LA SITUAZIONE NEL 1866. 17

dietro il Mincio nel luglio 1848, si rifiutava sdegnosamente di accettare l’Adda per frontiera. Ora si parlava di Lamarmora come allora di Salasco. Ammessa la sospensione d’armi si dovettero formulare le condizioni preliminari dell’armistizio da servire di base al trattato di pace. Si chiese l’uti possidetis quale venne ammesso per la Prussia, od altro compenso.

Informato di tal cosa da Petitti1 che era venuto ad Udine per andare a trattare col generale Mœring, scriveva al fratello: “Non capisco l’uti-possidetis richiesto, poichè occupiamo attualmente meno territorio di quello che avremo colla cessione del Veneto, già fatta dall’Austria. Il compenso potrebbe alludere al Trentino, ma non credo si voglia cedere una parte del Veneto, per avere il Trentino, nè lo consentirebbe la Francia. La cessione fattale diventerebbe una commedia.„

L’Austria pose quale condizione preliminare della trattazione dell’armistizio, l’evacuazione del Trentino, appoggiandosi all’art. 1.º del trattato preliminare da essa conchiuso colla Prussia, il quale escludeva assolutamente qualunque pretensione su regioni dell’Impero austriaco, non comprese nel Regno Lombardo-Veneto, e non lo era il Tirolo Italiano. In quanto all’uti-possidetis ammesso dall’Austria verso la Prussia, tale clausola veniva recisamente negata, se eccedeva il territorio occupate dalle truppe italiane, quando l’Arciduca Alberto si era ritirato dal Veneto. Essendo diverso il caso tra la Prussia che conquistò e l’Italia che occupò un paese sgombrato, e quindi senza resistenza. In quanto al Trentino oltre l’osservazione già fatta, non era assolutamente il caso di tenerlo occupato poichè era già stabilito, coll’annuenza della Francia e della Prussia, che l’Austria lo conserverebbe.

Ciò nullameno in un consiglio, veramente straordinario, tenutosi a Ferrara, fu deciso che se prima del 2 agosto l’Austria non accettava la proposta dell’uti-possidetis od altro compenso, si continuasse la guerra. La cieca ostinatezza nelle trattative era più che tardiva dopo tanta inerzia nell’operare.

  1. Eravamo convenuti al quartier generale di Brignone in Biccinico. Cormons, sullo stradale da Gorizia ad Udine, dista pochi chilometri dal Judrio che marca la frontiera.