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430 notizia sugli scritti di renato serra



1910.

PER UN CATALOGO.

(Vol. I, pagg. 71-99).

Dello scritto Per un catalogo le ultime nove pagine del sesto Quaderno della Voce — eccetto quindici righe della fine — , furono stampate col titolo Carducci e Croce nella prima facciata de La Voce giornale, del 22 dicembre 1910 (a. II, n. 54). Le presentava con una breve nota anonima, supponiamo, il Prezzolini; il quale, alludendo alla cosiddetta «Polemica carducciana» che si svolgeva allora su parecchi periodici con la partecipazione di scrittori di varie tendenze, scriveva, tra l’altro: «Dunque entriamo anche noi nella contesa? Nemmen per sogno. Se pubblichiamo questo scritto di Renato Serra, che risale al settembre, è per dare un saggio del sesto dei Quaderni della Voce in corso di stampa».

Di questo studio, che per il Serra significava la fatica e il pensiero di parecchi mesi, e doveva rappresentare la parte inedita del Quaderno (e per le prime diciotto pagine infatti la rappresentò), si hanno frequenti accenni nell’Epistolario. Il Serra ne scrive, il 1° settembre 1910, a Luigi Ambrosini, che preparava una rivista di letteratura — «letteratura di umanisti o meglio di dilettanti», come commentava Serra al Croce (Ep., 331) — per l’editore Bocca di Torino, proponendogli per parte sua, tra l’altro, anche uno scritto su «Scrittori d’Italia, Croce e Carducci, e il nostro punto di partenza: venti cartelle scritte (a pezzi e frammenti), il resto apparecchiato nella mente» (Ep., 334). E così ne fa cenno, per quanto fuggevole, nella lettera del 3 settembre (Ep., 337), e molto più distesamente in quella del 10 settembre, sempre indirizzate all’Ambrosini.