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SERMONI.





SERMONE PRIMO.


INTRODUZIONE.




Se non degni guardar, ma passi e taci,
     In che m’offendi? Dell’oscuro nome
     Nulla ti cale, e del non chiesto dono,
     Che cade come goccia d’acqua cade
     5In traboccante e torbida fiumana,
     E travolta dileguasi con essa.
     O punto forse da pietà gentile
     Le mie cure compiangi indarno spese
     Nel rivestir di numeri sonanti
     10Ardui concetti, ardimentosi e gravi,
     Degni di miglior vena e d’altro stile.
Al benigno lettor venia si chiede
     Fin dalla prima pagina del libro,
     Che il benigno lettor forse non legge.
     15Ma nol condanni, o sè medesmo a torto
     Più ch’altri offende. Chi varcar le soglie
     Di mia magion ricusa, ospite mio