I campi allegri di novelle piante? 300Ogni merce che ad altra si ragguagli
Fa di moneta ufficio, ad egual norma
Soggette entrambe, che il valor ne muta
Al mutar dell’evento. Io so che l’oro
E il fratello minor più lunga prova 305Fan di costanza; ma per tempo e loco
Ondeggian seguitando il lento corso
Delle instabili vene e il vario giro
Che le sparge d’intorno e le dirama.
Male sognasti con eterna cifra 310Delle cose fermare il moto eterno,
E l’intimo valor che le superbe
Leggi nei patti liberi delude,
E dagli altri s’invola; e se lo sforzi,
A me donando quel che ad altri togli, 315Il valor no, ma la giustizia calchi.
Dove te lascio, o dispregiato rame,
Che zoppicando vai di porta in porta
Agli umili, minuti e bassi uffici
Addetto? Fuggi le maggiori altezze, 320Ai più potenti e nobili metalli
Degnamente serbate. Ora sul volto
Nessun ti guarda e il tuo valor non chiede.
Ma, se ti prende del salire invidia,
Udrai le befife delle accorte genti, 325Che ti volgan le spalle; e colla scarsa
Lena vinto dal peso e da vergogna,
Qual masso che da rupe si divelga,
Senza speranza giacerai nel fondo.