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58 sermone sesto.

     Dal valor delle biade a noi si porge;
     Che al crescer delle genti immota resta
     L’antica zolla; o di più ricche mèssi
     Senza novo sudor ride la terra,
     405Che a più valido aratro il sen dischiuse.
     Al monte volgo ed alla valle il passo,
     Al pingue cólto e alla infeconda spiaggia;
     Nè sul desco fumar la stessa io vedo
     Necessaria vivanda. Alla discorde
     410Delle cose ragione il prezzo ferve
     Di loco in loco, or nella nebbia avvolto
     Che pel volger degli anni si raduna,
     Ed ora esposto alle iterate offese
     Della improvvida man, che non per l’elsa,
     415Ma per l’acuto taglio il brando impugna.
     Col bisogno la merce si raddoppi,
     E il valor suo conserva; o la moneta
     All’uopo manchi, e nel valore agguaglia
     La doppia merce. La bilancia pende
     420Al destro lato, se di novo carco
     L’aggravi, od al sinistro il pondo scemi,
     E in bilico riman quando ai due lati
     Aggiungi a un tratto o togli un egual pondo.