Ed il merto ne coglie o la rampogna.
Da questo loco saettar non giova
Contro all’alta, superba, opposta cima; 370Nè la scabrosa valvula si scalza
Che sale e scende, e l’adito concede
Agli altrui doni o nega, ed ai nativi
Apre o chiude l’uscita. Inutil freno,
Impotente richiamo, allor che gli uni 375Non alletti a restare, e a mover gli altri,
Ragion fatta del tempo e del dispendio,
L’equilibrato prezzo non inviti.
Ma dall’inospitai lido rifugge
La nave carca, se al ritorno è chiuso 380O incerto il varco; ed alla nota sponda
Dirittamente veleggiando corre.
Onde sorga il valore e come prenda
Nome di prezzo, e la sembianza muti
In parte appresi. Ora a saper m’invogli 385A qual indice e norma e a qual riscontro
Fidatamente all’occhio si misuri.
Vana impresa (rispondi) e sciocca quanto,
Se un cerchio a misurar prendo col cerchio
Che forma la percossa onda d’intorno. 390Se l’un valor coll’altro si ragguaglia,
Dov’è l’universale unico tipo,
Che al paragon di tutti ognor risponda
In sua costanza? Il sacrificio muta
Delle forze e del tempo all’opra dato 395Diversamente con diverso ingegno,
Nel vario clima e nella varia etade
Da popol vario. Ma dell’opra fosse
Pur sempre il frutto e la fatica eguale;
Forse eguale il bisogno ed il compenso 400Anco sarebbe? Nè più certa norma