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SERMONE SESTO.


IL VALORE DELLE COSE.




Io vo cercando per la nebbia oscura
     E le instabili larve una sincera
     Imagine, che in parte al guardo renda
     Aperto come delle umane cose
     5Il valor nasca e il prezzo si trasmuti.
     La cagione, l’effetto e la misura
     Di lor possanza alle discordi menti
     Arduo tema donâro. Io non presumo
     Colla imperita man cogliere un fiore
     10Fra le intrecciate spine, onde s’ingombra
     Il primo passo per l’ignota via.
     Tu gl’importuni triboli vincendo,
     Securo movi; e della ricca pianta,
     Che i verdeggianti rami intorno spande,
     15Un frutto cogli e la speranza adempi.
Se al lume io veglio della mia lucerna,
     presso al focolar le intirizzite
     Membra riscaldo, o di giocondo umore
     La sete estinguo, io della vite il succo,
     20O gli aridi sermenti, od il premuto
     Dell’ulivo licore a prezzo ottenni
     Di non facil pecunia. Il chiaro giorno,
     E l’auretta gentil di primavera
     Alle notturne tenebre succede,
     25Ed al rigido verno. Il Sol diffonde
     Un torrente di luce, e un vigor novo