Pagina:Sermoni giovanili inediti.djvu/22

18 sermone secondo.

265Infaticabil moto; e in un con essa
La poderosa macchina si move,
Che cento e cento indomiti cavalli
Con incessante foga adegua e vince.
L’altera meraviglia il guardo abbaglia,
270sinistri presagi al volgo adduce.
Tu dissipa l’error, tu la speranza
Nell’alma infondi, e a benedir conforta
Agli ardimenti dell’umano ingegno.
Alla nova possanza, ai novi doni.



SERMONE TERZO.


L’AGRICOLTURA.




Chi pria domò delle selvagge glebe
Il sen ritroso, e i fecondati campi
Cinse intorno di fosse e di ripari,
Ei fu maestro primo e primo autore,
5Che l’uman gregge dal ferino pasto,
Dall’incerto vagar, dai sanguinosi
Orridi scontri alla civile usanza
Del viver compagnevole compose,
Fidato all’ombra di secure leggi
10In santi nodi di giustizia e pace.
Lascio le zolle squallide ed incolte.
Se la speranza della bionda mèsse
Nei seminati campi a me non rida: