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la vita umana. | 215 |
95Che i nembi sprezza e l’ardua meta arriva.
Deh, se fede e pietà ne’ petti alberghi,
L’ira deposta e la viltade, in questa
Idea consolatrice alfin riposi
L’agitato pensier. Dolce è la vita
100Nelle miserie pur, quando s’infiori
Di gentilezza e d’onestade, intorno
Spargendo i salutiferi profumi,
Onde la innamorata alma si bea.
E se morte terribile minaccia
105De’ codardi e de’ tristi il gregge immondo,
Come placido sonno al giusto vela
Soavemente gli occhi, al ciel rivolti
Anche una volta a salutare il Sole.
Piange la gente vedova e smarrita,
110Ma di sè piange; e ch’io favelli il vero.
Questa tomba ne dice e questo pianto.
FINE.