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DI GIOVANNI SERCAMBI 405


Et perchè la moltitudine de’ soldati dicti & dell’altre spese che continuamente occorreno, serà grandissima, è bene che voi con alcuni vostri amici stretti, se a voi pare averli, overo sensa loro, ma voi pur soli, pratichiate, dispognate ogni soctile intellecto in menimare dell’altre spese, non manchando soldati, overo trovare modo dell’entrate & altre cose, acciò che non bizogni, iusto vostro potere, mettere mano alle borse; & se pur le spese fussero tali che l’entrate non giungessero, serà meglio che tucta la comunità ne senta, che vivere con questi sospecti; però che non tenendo gente per nostra difesa, si vive in pericolo & dassi materia alli homini dovere tractare contro di voi.

Sicchè concludendo a me parre’ che le predicte parti, prima che soldati, si faccino amici confidanti et savi, & alli ufficii si abbia l’occhio & simile a’ mercadanti che in Lucha sono, overo che partiti si fussero, che vegnino a fare buona terra; & tutte le dicte parti si mettano ad effetto senza alcuno indugio o dilatione; però che facendolo, lo vostro stato & libertà di Lucca non viverà in sospeto nè gelozia, & la ciptà & le vostre persone & de’ vostri amici seranno sicuri, & leveràsi la materia a’ nostri sudditi di non atentare alcuna cosa contraria; & se pure alcuno fusse tanto macto che atentare volesse, non li de’ nè può venir facto oservando le parti di sopra dicte; & di tale atentatione non se n’abbia misericordia, ben che io penso che Dio ci presterà gratia che non bisognerà.

Dicte le dicte parti verrò a uno pensieri, il quale, segondo che a me pare, la spesa è molto grande et a volere trovare modo di non venire in povertà in tucto, è bene che si provegha che quelli poghi di denari che ci sono, considerato il pogo fare della seta, la quale arte era quella che riempieva Lucca di denari, almeno quello che per noi far si può, per altri non si faccia. & questo dico che sare’ bene che alcuna quantità di vini forestieri non si mettessero in Lucca nè in nel contado, se non con grossa e smizurata gabella, però che chi vorrà vedere sottile mente, i vini forestieri cavano delle borse di Lucca più che fiorini .xii.ᵐ l’anno, & i nostri si gictano e non se ne spaccia a pregio neuno, & guastansi i poderi et diventano li homini po-