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CXVI


Colla dilettevole novella la brigata giunse a Imola, dove il proposto comandò che quine si dicesse e cantasse una canzona; dicendo:

«Come vuoi, donna, tu ch’io mi dia pace,
ch’amor per te mi fa sì aspra guerra
ch’ogni uscio di pietà mi chiude e serra?
Ma se del pianger tu vuoi ch’i’ mi posi,
fà che m’alenti il tuo tormento amore;
amor, che li occhi tuoi sian si pietosi
che ’l tuo per me faccian pietoso core.
Altramente vedrai me per dolore
innanzi, un dì, caderti morto in terra,
se l’usci suoi pietà non mi diserra».

E venuta l’ora d’andare a cena, cenarono, e dapoi a dormire n’andarono.

E levati la mattina, il proposto comandò a l’altore che una novella dica fine che a Meldola Castello giunti saranno. Il quale subito voltatosi alla brigata disse: «A voi, omini e donne che stando a vedere vanità, in grande pericolo e danno e vergogna <venite> potendo a tali riparare, ad exemplo dirò alcuna novella, in questo modo: