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86 g. sercambi

smontati a l’abergo e vestito sé e li altri onorevilmente, riposati alquanti dìe, Torre se n’andò a corte de’ re Filippo dicendo che lui era venuto per esser suo genero, offerendo a tenere la costuma. <Lo> re disse che li piacea.

Et ordinato la giornata e dato l’ordine, mettendo Torre in prigione con carico che, se colui che menato avea a correre con Drugiana perdea, li fusse la testa tagliata, la domenica ordinata che correr si debbia ciascuno s’adobba per corrrer e tali per vedere. Rondello presto dinanti a’ re, domandando che camino fare doveano, a cui lo re disse: «Voi vi moverete con uno fiaschetto di cuoio per uno e correte fine a San Donigio; e qual prima tornerà col fiasco pieno d’acqua della fonte di San Donigi arà vinto; e qual rimanesse arieto serà perdente». Udito Rondello tal cosa, subito disse: «Omai fate dare la mossa».

Lo Spazza fattosi in sulla strada con Sentimento e con Diritto, aspettando che la mossa si desse; ordinato la mossa e datola, la damigella correndo, Rondello, che di leggerezza passava ogni animale, subito fu giunto a San Donigio e ’l fiasco dell’acqua della fonte empio. Et adirieto tornando trovò Drugiana al mezzo il camino, la quale fattasi inanti a Rondello disse: «Giovano, omai veggo che hai vinto, che per certo ti dico che bene hai il tuo e mio signore servito. E pertanto senza molto affanno ti puoi un pogo posare». Rondello udendo le dolci parole si puose a sedere con Drugiana, e tanto funno le dolci canzoni che Drugiana dicea che lo fece adormentare. E come vidde che dormìa, Drugiana li cavò il fiasco pieno de l’acqua di sotto il capo e il voto vi misse; e tornata indirieto, verso Parigi se ne venìa correndo.

Lo Spazza vedendo Drugiana venire disse: «Male sta!» E fattoseli incontra, soffiando la mandava indirieto: e come innanti venia, lo Spazza la rivolgea di x tanto adirietro; e per questo la ritenne alcun tempo. Vedendo che Rondello non venìa, lo Spazza disse: «Per certo costui s’è morto». Disse Sentimento: «Io saprò tosto sua condizione». E posto l’orecchia in terra, sentío che Rondello dormìa e disse: «E’ dorme». Disse Diritto: «Quanto ci può esser ove dorme e da qual parte della strada s’è posto a dormire?» Disse Sentimento: «iii miglia ed è a man diritta della strada».