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disse che volea dire. Lo giovano dice che non volea dire altro se non che di quel capone e di quella fogaccia che è innell’arcile li fusse data. Bartolo, ciò udendo, uscito del letto all’arcile se n’andò e quine trovò uno cappone et una buona fogaccia. Bartolo, chia mato il giovano, atinto del vino, quella fogaccia e cappone mangionno e a lo corbo ne dienno.

Mormorando la donna di quello avea sentito, Bartolo disse a Pincaruolo: «Deh, piacciati dirmi che cosa è questo ugello». Pincaruolo disse: «Èglie uno indivino che tutto ciò che si facesse di dì o di notte indivina». «Ora lo credo», disse Bartolo, «a quello ho veduto, e però ti prego che questo mi vendi». Disse il giovano: «E’ vale tutto il tesoro». Disse Bartolo: «Io ti vo’ dare fiorini 500 et uno paio de’ miei buoi, e tu mi dà questo indivino». Lo giovano dice: «Poi che stasera m’avete ricevuto io sono conten to; ma tanto vi vo’ dire che se per aventura niuno omo li pisciasse in capo, subito morirè’; altramente morir non puote». Bartolo disse: «Io farò una pertica tanto alta con uno spago lungo che persona non li potrò’ in capo pisciare». Lo giovano dice che bene ha pensato. Monna Soffia che ha udito tutto, cheta sta fine al giorno.

Lo giorno venuto, Pincaruolo si parte co’ denari e co’ buoi e camina verso ponente. Bartolo, concia la pertica e lo indivino e prese suoi vanghe, innel campo presso a casa andò a lavorare. La donna rimase trista e sconsolata in casa. Sopravenne prete Rustico, prete della chiesa, e disse: «Soffia, come godiamo?» Soffia disse: «Male». Lo prete disse: «Perché?» Soffia disse tutta la convenenzia della grosta e del capone e della fogaccia e del giovano e dello indivino, dicendo che Bartolo l’avea comprato fiorini v cento et uno paio di buoi, e che mai quel fatto non poteranno più fare. Disse prete Rustico: «O perché?» «Ci abiamo lo ’ndivino». «Or non si può lo ’ndivino far morire?» Monna Soffia disse: «Sì, se altri li pisciasse a dosso». Lo prete disse: «Cotesto farò io bene». La donna disse: «Come?» Lo prete disse: «Io monterò in sul tetto: tu picchia sotto e sopra il capo dello ’ndivino et io scopro del tetto e quine metterò il mio compagnone e pisciando ucciderò lo ’ndivino». La donna disse: «Sere, Idio vel