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novella xv 81


E pogo stante lo marito della donna nomato Bartolo chiamò la donna sua chiamata Soffia: «Chi è questo giovano?» Disse: «Parmi persona che vorrè’ che stasera noi l’albergassimo; e però se se’ contento io te ne prego». Bartolo disse: «E’ mi piace». E misse il giovano in casa.

E chiuso l’uscio e acceso i’ lume, si misse Bartolo a taula per cenare e disse al giovano che cenasse con lui. Pincaruolo, ch’avea gran fame, credendo mangiare di quelle cose che la donna avea riposte, fu contento et a taula si puose col corbo in braccio. La donna arregò a Bartolo et al compagno un pan migliato et alquante fave fredde e due capidagli con alquante fronde di porro. Bartolo, che tutto ’l dì avea vangato uno campo presso a casa, avendo fame mangiò, e simile il giovano, parendo loro un presutto. La donna, atinto il vino, alcuno boccone si misse in bocca e così cenarono di brigata. E poi Bartolo disse al giovano: «Và posati in cotesto lettuccio». E lui con la donna se n’andarono a dormire innel loro letto.

Pincaruolo, avendo veduto che di quelle cose che la donna avea riposte niente se n’era toccato, stimò per certo la donna esser di cattiva condizione; e pensò nuovo modo d’apalesare quelle cose a Bartolo per potere mangiare meglio che mangiato non avea. E stato alquanto, il giovano strinse il piè al corbo, tale che ’l corbo cominciò a gracchiare. Pincaruolo gridando che stesse cheto, dicendo: «Tu fai male a svegliar questo buono omo e la donna, che sai quanto onore stasera ci hanno fatto»; Bartolo udendo gridare il corbo disse quello volea dire. Lo giovano dice: «Questo mio ugello dice che vorrè’ di quella grosta di pollastri che è innella cassa». Bartolo, subito levatosi et andato alla cassa, trovò la grosta. Chiamato lo giovano, lo fe’ levare e preso del pane quella grosta mangionno, dandone alquanta al corbo, parlando Bartolo, dicendo: «Soffia mi tratta a questo modo, a me dà pan migliato e fave, e per sé con qualche prete si gode la grosta di pollastri». La donna questo udendo maladice la venuta del giovano. Mangiato ch’ebe, Bartolo ritornò a letto e niente dice alla moglie.

E stato per ispazio di ii ore, Pincaruolo di nuovo fa gridare lo corbo, con parole alte biasimando il corbo. Alle cui grida Bartolo