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novella xii 71

portassero quella botte in piazza di San Michele. Li portatori legata la botte — non sapendo i preti niente di quello che Vanni volea fare, sentendo dimenare la botte stavano cheti dubitando morire — , legata la botte, li portatori portatola in piazza, di presente Vanni prese una secura venendo tagliando li legami de’ cerchi, le persone faccendo cerchio stimando Vanni esser impazzato. E poco stante li cerchi slegati, la botte andata in uno fascio, li preti, l’uno rosso l’altro giallo l’altro arzurro fine a’ capelli, nudi fugendo per la piazza, le persone traeno loro dirieto: li preti non sapendo u’ poter fuggire, si dirizzonno verso le loro chiese, io E volendo prete Anfrione e prete Bonzeca entrare in San Paulino e prete Ronchetta in Santa Maria, le guardie poste vedendo costoro subito quelli preseno. E venuto Vanni e li altri vicini disseno: «Costoro sono li nostri buon preti che sono tornati di Ierusalem da’ perdoni; e pertanto è bene che con queste belle santità si presentino a messer lo vescovo». E così funno per li vicini menati a messer lo vescovo.

Lo vescovo vedendoli et avendo notizia chi erano, subito li fece mettere in prigione e privati del beneficio. D’altri migliori preti le chiese si rifermaro e quelli preti così nudi funno tenuti tanto ch’el caldo della loro disonestà fue loro uscito da dosso. E mandati fuori di Lucca, come cattivi finiron loro vita.

Ex.º xii.