Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/61

XI


Sentito il preposto lo ’nganno fatto al suo lucchese in Siena, e sentito che di Siena avea tanto tratto che sempre ne starè’ bene, fu molto contento pensando non doverne far vendetta. E molto piaciutoli la novella, disse a l’autore che per la via che andar denno a Rezzo, ordini qualche bella e dilettevole novella. Al quale l’altore disse che a ciò si sforzerá, e voltòsi verso li religiosi dicendo:


DE VITIO LUXURIE IN PRELATO

Di Ranieri pellaio in Pisa.


A Pisa innella contrada di San Nicolò, u’ si dice Campo San Nicolò, era uno Ranieri pellaio e cartaio, lo quale avea una sua donna bellissima et onesta nomata madonna Nese, la quale divotissimamente andava ogni dìe in San Nicolò a udire la parola di Dio; e questa maniera tenea spesso.

Divenne un giorno che essendo venuti alquanti frati innella ditta chiesa, fra’ quali fu un frate Zelone da Pistoia et uno frate Anastagio da Firenze, vedendo la ditta madonna Nese venire alla chiesa tanto onesta e bella, disseno a uno giovano frate pisano chiamato Ghirardo, assai screduto: «Questa è una bella donna!» Frate Ghirardo dice: «Ella è nostra vicina e moglie di uno Ranieri pellaio». Frate Zelone disse ch’ella sarè’ sufíicente per la sua bellezza a una badia di frati. Frate Ghirardo disse: «Per certo le buone vostre parole me l’han fatta più che mai comprendere quanto ella è piacevole». E’ così ragionando, la donna si partì di chiesa. Frate Zelone e frate Nastagio si puosero in sulla