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54 g. sercambi

xx, e cosí de’ veli». Ugolino, parendoli buona derrata steo contento, salvo che volea, contanti, fiorini 300. <Zazzara> fu contento del mercato: e pagato li denari e preso la mercantia, et in una scatola suggellata li diede il moscato dicendo che mai quella non aprisse fino che non fusse a Bologna: «Però che perderò’ l’odore e molto meno che non vale si venderò’». Ugolino contento si partìo da Brugia.

E caminando verso Analdo arivò una sera a uno castello di uno conte. Et essendo sera, costui adomandando albergo, fu per la donna del conte ricevuto li. Parendoli forestieri et assai bello e parendoli mercadante, lo invitò ad albergo. Ugolino (che li parea esser a Bologna) acettò. La donna disse unde elli era e che andava facendo e che portava. Ugolino rispuose: «Io sono da Bologna ove si compra il senno e ho fiorini 300 et una scatola di moscato, la quale ho abarattato a mie zendada». La contessa, odendo costui esser straniero et eziandio aver denari e moscato, disiderosa di quelli denari e moscato, et anco piacendoli il giovano, pensò lui potere la notte godere et acquistare li denari e ’l moscato.

E fatto questo pensieri, perché ’l conte non era innel castello, subito fece lui da sé venir’e disseli che vorrè’ che li gostasse che la notte fusse da una così alta contessa innel letto ricevuto. Rispuose Ugolino: «Fiorini 300 e parte del mio moscato». La donna disse: «U’ sono li fiorini?» Ugolino aperse la borsa e in mano lei puose. La contessa quelli avuti, parendoli tempo, lo misse in camera e quine inne’ letto spogliatasi et Ugolino con lei, preseno diletto, saziando la contessa suo apetito (e Ugolino, credendo quine rimanere, come si sforzava di compiacerle!); tanto che essendo dìe, la contessa levatasi e fatto levare Ugolino li disse: «Vanne, che se il conte ti ci trovasse, saresti morto». Ugolino, che anco il sonno avea innelli occhi, montato a cavallo, col suo moscato, senza denari, si misse in via. E caminò verso Parigi per ritornare a Bologna.

Uscitoli il sonno, vedendosi senza denari et andando pensando come potea scendere innel camino, sopragiunse il conte, marito di quella con cui Ugolino avea dormito, e vedendolo malanconoso, disse: «O giovano, che vai pensando?» Lo giovano disse: «Per