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novella viiii 53

tesoro si misse in camino. E camino tanto che giunse a Bragia con tutte queste robbe.

E come fu giunto, subito li funno intorno molti mezzeti, o vuoi dire sensali, dicendo se alcuna mercantia avesse che volesse vendere. Ugolino, come poco amaestrato, disse di sì, e disse ch’elli avea di comandamento di non venderla se non <a contanti o> a baratto, sì veramente che non baratasse a cosa che putisse. Li sensali, scorto costui, ristrettisi insieme disseno: «Costui è di Bologna, che vendeno il senno tanto che a loro poco ne rimane, e pertanto noi possiamo con costui far buono guadagno, poi che dice le suoi mercantie venderò’ a denari contanti o a baratto, si veramente che baratto non sia cosa putente». E pertanto uno di loro nomato Zazara sensale disse: «Se volete lassar fare a me io farò questo mercato et a voi du’, cioè al Mosca e a Orlanduccio, darò la terza parte del guadagno». Li du’ furon contenti che Zazzara facesse il mercato.

Partitosi Zazzara, scognosciuto se n’andò a Ugolino e disseli s’elli avea moscato da vendere. Ugolino disse no, ma che volentieri lo cognoscerebe, però che a Bologna era molto caro. Zazzara subito andò e arregò alquanto sterco di cane involto in uno zendado e disse: «Ecco il moscato». Ugolino quello al naso acostatosi e disse: «È bene del buono! Volentieri lo comperai o io baratterei colle mie mercantie». Zazzara subito andò a Ugolino e disse: «Di vero questo è del buono».

E partitosi da lui, mutatosi veste, con buona quantità del preditto moscato a Ugolino ritornò, dicendoli: «Tu se’ mercadante? Hai tu mercantia aregato e di quanto valore?» Ugolino rispuose: «Io habbo aregato di molti veli e zendadi la valuta di più di fiorini mv cento». Zazzara dice: «Vuo’li tu vendere?» Ugolino dice: «Sì, o abarattare». Zazzara dice se abarattare vuole a moscato. Ugolino disse: «Io lo vo’ vedere, che altra volta ne viddi e piacquemi molto». Zazzara spiegò una scatola coperta di zendado e piena di sterco di cane, e al naso lei puose dicendo: «Vedi come ne viene odore?» Ugolino dice: «Per certo elli è del buono. Che vuoi della libra?» Rispuose Zazzara: «Tanto voglio della libra quanto tu vuo’ della posta delle zendada: intendo la posta libre