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Lo sommo e potente Dio, dal quale tutti i beni derivano, ha la natura umana creata e fatta da lui a sua somiglianza acciò che tale umana natura la celestiale corte debbia possedere, se di peccati non è ripiena; e quando per follia dessa dal celestie paradiso è privata non se ne dé dare la colpa se non ad essa umana natura; e simile se e’ li dàe diversitade per li nostri peccati comissi: perché moltissime volte s’è veduto per li nostri peccati Dio aver conceduto alli spiriti angelichi e maligni podestá sopra di molti e a’ corpi celesti, li quali mediante la potenzia di Dio hanno a guidare e condurre i corpi di sotto (cioè noi e tutte le piante e bestie con io tutte le cose elementate), e spesso, per alcuni peccati commessi, venuto fuoco e acque e sangue dal cielo per purgare e punire li malfattori, e molte città e paesi sommersi et arsi. E di tutti i segni, quanti innelle scritture antiche si trovano scritte e di quelli che tutto dì si veggano, neuno ne vuole prendere exemplo, e non che da’ vizii si vogliano astenere, ma con ogni solicitudine s’ingegnano con quanti modi sanno di far male; e chi far nol può, insegna ad altri il modo di farlo. E per questo modo quella creatura che Dio più fe’ beata e che a sua similitudine la creò, più vituperosamente da Dio si parte.

E pertanto non è da meravigliarsi se alcuna volta la natura umana pate afflizioni e guerre e pestelenzie fame incendi rubarie e storsioni; che, se da’ peccati s’astenesse, Idio ci dare’ quel bene che ci promisse, cioè in questo mondo ogni grazia e inne l’altro la sua gloria. Ma perché la natura umana al contrario del bene s’accosta e quello segue, ha disposto la potenzia di Dio mandare di que’ segni che mandò a Faraone, acciò che partendoci da’ vizii ci amendiamo; e noi duri: et indurati i nostri cuori come è quello di Faraone spettando l’ultima sentenzia, innelle pene eterne ci farà