Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/493


novella cxii 493


E come funno a Rivangalo, dove trovonno uno di Valdottavo nomato Mortaio, il quale, essendoli caduto una poltruccia innel fango carica di legna, prega Johanni Tedaldini che li faccia aitare cavare la poltruccia del fango; Johanni comanda a Landra che li aiuti. Landra prende la coda e Mortaio il capo, e per forza del fango la cavano. Et innel tirare che Landra fece, la coda della poltruccia li rimase in mano perché la poltruccia era tutta rognosa. Di che Mortaio, vedendo guasta la sua poltruccia, con uno bastone vuol dare a Landra in sulla testa. Johanni gridando disse: «Non fare, però che a me ha furato x fiorini et ora a te ha fatto questo danno; io lo meno a Lucca dove serà di tutto punito e tu verrai meco». Mortaio scaricò le legna e colla poltruccia se ne va con Johanni.

E come funno alle Grotte di Aguilea, Landra che dinanti malanconoso andava, non avedendosene si scontrò in uno cavallo sopra del quale era madonna Spinetta, donna di messer Bartolo Maulini; lo qual cavallo, spaventando, la ditta donna caddere fe’ per si gran forza che, essendo gravida di vi mesi, quine alla presenza di tutti si disertò in uno fanciullo. Messer Bartolo, che vede la donna sua a tal condizione e la creatura morta, tratto la spada per voler percuotere Landra, e dato li arè’ se non che Johanni disse: «Deh, messer, non faite, però che a me ha furato x fiorini et a costui ha guasto la poltruccia, et ora ha fatto a voi questo: se mille vite avesse è degno di morte! E però noi a Lucca lo meniamo». Messer Bartolo rimessa la spada innel fodro e fatto portare la donna sua a Sesto, e con Johanni ne viene verso Lucca per fare punire Landra, minacciandolo di continuo di farlo apiccare.

Landra, che si vede a mal partito, parendoli sempre esser alla forca, diliberò per altro modo voler morire o mettersi alla ventura; e pensò fra sé: «Quando io serò in sul Ponte a Moriano io mi gitrò innel fiume: o io v’afogherò o io campo, ché dietro costoro venire non mi potranno». E come pensò misse in effetto: che giunti in sul ponte, quanto più tosto potéo e’ innel più cavo si lassò cadere. Or che dirò qui della fortuna? Che mentre che Landra si gittò innel fiume, uno fratello del Povorella da Moriano pescando in una barchetta sotto il ponte avendo messi certi tra-