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novella viii 49

Renaldo iiii mesi), pensò ella che Chimento la vorrà godere come la godea il marito: subito venuta la sera entrò in camera, e la zia se n’andò a dire suoi orazioni.

Ginevra armata di tutte armi, con una spada nuda in mano e con un doppioncello aceso, in capo di scala spettando Chimento; Chimento, veduto la sera fatta e l’uscio aperto, subito sagliendo le scale et in un salto alzando gli occhi, vidde quello armato: di paura gittatosi giù per la scala, quella scese e con tremo se n’andò a casa, dicendo alla madre che quanti panni sono in casa li metta a dosso, tal era il tremo ch’elli avea. E così la madre fece, non potendo allora dal figliuolo altro sentire. Ginevra veduto Chimento fuggire, non sapendo la cagione, chiuse l’uscio e disarmòsi, et a letto s’andò a posare.

Riscaldato Chimento alquanto, la madre di Chimento dicendo quello che avea, Chimento disse che alla morte fu presso a du’ dita, dicendo: «Un omo con una spada nuda in mano, tutto armato, mi volse dare in sulla testa. E se non che io mi gittai giù dalla scala, m’arè’ fesso fine a’ denti». La madre, ciò udendo, confortò il figliuolo, dicendo: «Io saprò domane come sta la cosa».

Venuta la mattina, la vecchia levatasi molto per tempo e andata a Santa Riparata spettando Ginevra, e poco stante, Ginevra colla zia innella chiesa entrarono. E come dinanti aveano fatto, cosí la mattina seguìo: che postosi Ginevra a sedere, la vecchia al lato se li apostò, dicendo: «Or ben veggo che l’anima tua andrà in inferno, che vuoi che ’l mio figliuolo muoia». Ginevra disse: «Oh, io l’aspettava et elli non volse venire, avendoli lassato l’uscio aperto. E però, prima che io voglia che l’anima mia vada in inferno, diteli che stasera vegna a me». La vecchia, contenta, sperando che così fusse, tornò al figliuolo e tutto li disse. Lo figliuolo, contento, diliberòvi d’andare un poco più tardi che la sera dinanti.

Ginevra e la zia tornate a casa, la sera venuta, Ginevra armatasi al modo di prima; Chimento, sonato la grossa, a casa di Ginevra ne gìo. Né miga parve avuto male: ché, montato quasi le scale e alzati li occhi, vidde quello armato e di paura tutta la scala cadde e quasi non si fiaccò il collo e uscio fuori e più cattivo alla madre tornò. Ginevra, vedendo questo, pensò: «Costui fa beffe