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474 | g. sercambi |
tina vuole». E disse al prete: «Io ho fatto male e penso far sì che quella buona donna non tornerà più a voi».
E partitosi, andò a vedere quella finestra e quanto era elta. Vedendo esser assai bassa, procacciò una scala e la notte rivegnente se n’andò a quel luogo dove misse la scala. La donna, che tutto vede, disse: «Ben ha fatto il sere la mia imbasciata»; e stava a vedere. Intanto l’amante giunse in camera. La donna entrata inne’ letto dicendo: «Chi è venuto per me godere, inne’ letto entri!»; l’amante allegro inne’ letto entrò e con lei si diè sommo piacere, ordinando tale andata per modo che spessime volte si davano piacere. Né mai la donna al prete per tal cosa ritornò.
E così si stenno avendo fatto giorgio quel santo prete.
Ex.º cvii.