Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/473


novella cvii 473

non arei fatto se morta ne dovesse essere stata). Ora potete comprendere come la cosa sta. E vedendolo partire colla scala, la finestra chiusi e non con quella serrata che far solea la notte passata dormii, intanto che pogo sonno mi venne. E pur, passato alquanto della notte et ogni cosa quietata, lo spirito mio fatto suo corso, mi parve vedere che la mia madre mi dicesse: — Figliuola savia, le tuoi messe che hai fatto dire m’hanno molto allegerata la pena. — E così parendomi, vi prego che non restiate di orare per lei; et acciò che meglio possiate esercitare a tali orazioni vi doe questi iii ducati e pregovi che amaestrate l’amico vostro, ché mai per questi fatti più innanzi non vi verrò».

Lo prete lieto per li ducati e malcontento di quello che li ha ditto dell’amico suo, e licenziata <la donna>, non molto di lungi era la donna, quando l’amante giunse a prete Montone. Il quale come dinanti da lui fu, lo prete l’incorniciò a dire villania, dicendoli: «Traditore, or come hai ardimento di venirmi dinanti? A dire che abbi fatto contra tutto ciò che promesso m’hai, di non andare dov’è quella onestissima donna e più che beata; e tu come cattivo non curando né di Dio né del diaule, per seguire il tuo apetito cattivo, ora che sentito hai che Renaldo, marito di <madonna> Santina — che ben si può dire madonna la santa! — <è ito a Bologna>, una scala alla finestra della camera per dentro vituperosamente intrare appogiasti; né già non rimase da te che dentro non intrasti, se non che ella, donna savia, nuda di letto uscìo per chiudere alcuna finestrella acciò che dentro entrar non potesse; e se non che a me, come altra volta ti dissi, mi promisse di non dolersene, arè’ gridato. E tu, cattivello isvergognato, celare nol puoi, però ch’ella ti vidde per lo chiarore grande della luna, che ben m’ha ditto tutto ciò che facesti: che non potendo di celato dentro a lei entrare, la scala che portato avei in collo te la mettesti et innella malora te ne andasti. E pertanto ti dico, poi che a tuo senno far vuoi, io mi ti scuso, che a lei dirò che questa cosa non tegna più celata, e tu a me innanti non m’aparire».

L’amante, inteso il prete, fra suo cuore disse: «Questo prete ci va assai simplicemente, ché io veggo quello che monna San-