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ricogliere denari per lo suo maestro. E perché era assai simplici, essendo a una bottega di speziale dove quelli du’ marchiani erano, il preditto Lemmo cavando fuora li denari ricolti innomerandoli, per quelli du’ funno veduti. Et investicato della via che ’l ditto Lemmo far dovea, seppeno la sua via esser verso Lucca; di che il preditto vecchio e ’l giovano marchiano di Pistoia uscirono, dando loro ordine come innella novella sentirete.

Il giovano marchiano si partìo e camino verso Seravalle, che altre volte per simile mestieri v’era stato, e quel vecchio si fermò a l’oste di fuori di Pistoia aspettando Lemmo con una canna in mano. E non molto tempo dimorò che Lemmo da Pistoia a piè uscìo. E venuto presso a l’oste dove trovò quel vecchio dicendoli dove fusse il suo camino, Lemmo, ch’è giovano di tutte cose, disse: «Verso Lucca»; a cui il vecchio disse: «Io hoe a venire verso Lucca e non potrei aver migliore compagnia che la tua, però che tu mi pari persona da bene e teco non potrò male arivare». Lemmo, che li pare aver trovato buona ventura, allegramente disse: «A me piace la vostra compagnia, ché potremo andare a nostro bell’agio».

E fattosi dare bere a la taverna, caminarono verso Seravalle, andando questo vecchio di parola in parola scalzandolo del mestieri che facea e come era amato dal suo maestro. E tante buone cose l’insegnava, che Lemmo tutto s’apicò a dirli i modi la via i denari ricolti avea e come a dosso li portava verso Pisa, ma che prima li convenla esser a Lucca dove riceverè’ molti denari. Lo vecchio dice: «Io t’acompagnerò fine a Pisa, poi che a Lucca rimaner non dèi». E con queste e simili parole funno giunti al mezzo il poggio di Serravalle, dove per una via che atraversava a quelle vigne e terre, lo giovano marchiano di sopra ditto venìa mormorando e biastimando, tanto che giunto fu dove era Lemmo e quello vecchio.

E vedendolo, quel vecchio: «Deh, giovano, ché vai così lamentandoti? Sarè’ti stato fatto alcuno oltragio? Dìcelo che noi ci guarderemo». Lo giovano marchiano dice: «Uno villano lavoratore mi domandava se io questa cintra e scarsella volesse vendere, et io dicendoli di sìe m’ha proferto ii grossi, che mi gostò