Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/44

44 g. sercambi

ti piace faremo l’arai». Rispuose messer Ranaldo: «A me piace Ginevra, figliuola di messer Lanfranco Rucellai: bene ch’ella sia povera, ella è ben nata et onesta fanciulla; che io so quello mi dico, tante n’ho provate in questa terra».

La ditta Ginevra era bellissima et onesta e simplici, che mai domestichezza di persona avea auto, né mai di casa uscita non era e quasi non pensava fusse in Firenze altri che ’l padre e la madre, perché mai non si puose a finestra e poche persone in quella casa entravano; e così, puramente s’era stata. Parendo a messer Ranaldo poterla a suo modo condurla, disse a’ parenti che quella volea.

Li parenti, subito partitosi e trovato messer Lanfranco, la loro intenzione li dissero. Messer Lanfranco questo udendo, parendoli che costoro lo beffasero disse: «Dite voi da dovero?» Rispuoseno: «Sì, messer Renaldo l’ha adomandata, che se sete contento non vi date impaccio di niente: lui la vuole prestamente e noi abiamo da lui di poterla fermare». Messer Lanfranco, contento, distese la mano; e impalmegiatola, li parenti di messer Ranaldo si partirono e tornoron a messer Renaldo dicendo ch’ella era ferma. Messer Lanfranco, tornato a casa, alla sua donna disse il fatto. La donna contentissima disse a messer Lanfranco che trovasse uno notaio che vegna con messer Ranaldo acciò che il matrimonio si fermi, pensando che messer Renaldo non si pentisse.

Partitosi messer Lanfranco e trovato messer Ranaldo, abracciandosi insieme, messer Lanfranco disse quello che la donna l’avea imposto. Messer Ranaldo contento, trovato li suoi parenti e uno notaio e preso un bellissimo anello, a casa di messer Lanfranco n’andarono, dove quine messer Lanfranco con alcuni suoi parenti et alcune donne trovarono. Venuto il notaio e fatto lo contratto, messer Ranaldo li misse l’anello; e prima che di quine si partissero, dienno ordine che ’n dì xx ferraio, che venir dovea in domenica, la volea menare. E così ordinato, li panni si fenno tagliare et ogni altra cosa, in presenzia di tutte le donne, prima che di quine neuno si fusse partito.

Tagliati i panni e dati al custore e portatoli a bottega, messer Ranaldo stimò voler condurre questa sua sposa a suo modo, acciò che beffe non ne li possa venire.