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che ’l Folaga avesse sé molto vantato, l’amico dicea lui esser grande, giovano e ben fatto (et anco è d’usanza de’ fiorentini dire se sono gagliardi). E così si partìo di Firenza e tornò a Pisa e racontò tutto ciò che avea trovato.

Ma perché del Tromba al presente non si dirà in questa novella, ma in altra lo conterò, tornerò al Folaga, che, fattolo venire a Pisa e datoli condutta per l fanti, fu con alquante brigate da cavallo e da pié mandato a danegiare in sul terreno di Firenza innel Valdamo di sotto. E come il Folaga fu fatto aparecchiare, e dato loro denari e fatta la mostra in sulla piazza di Pisa, Folaga dicea: «Omai si parrà la valentia che Folaga de’ Peruzzi farà, che vegna chi vuole, non mi troverà che mai mi sferri né mai, per genti che a dosso venire mi vegga, non muterò passo né per prigione non m’arenderò!»; dicendo a li altri che faccino come lui.

E doppo molti vanti, usciti di Pisa e caminato apresso a Marti e quine mangiato di vantagio ognuno (e massimamente Folaga che avea più di x pani con più d’un quarto di agnello diluviato), si missero a caminare in verso Montetopoli, dicendo: «Omai siamo in sul terreno di Firenza, a che ciascuno conviene esser valente».

Folaga, che giá la paura li fa sconcacare et anco lo molto mangiare della mattina li avea avallato il pasto della sera, e venutoli volontà di voitarsi quel sacco tristo, si discosto solo lassando i compagni in sulla strada. E calatosi le mutande et alzatosi li panni per volere l’agio suo fare, uno rastelletto che alle reni dove s’acostò era, li prese li panni. Folaga, che pensa che siano i nimici, dice: «Io m’arendo prigione e me e l compagni che meco sono!» Lo rastello li panni li tiene. Folaga replica le parole che lui s’arendea con l compagni: a niente li è risposto. Folaga, che sta apiccato al rastello, cominciò a gridare dicendo: «Soccorrete il Folaga che le male genti l’hanno preso dirieto, che dinanti non hanno auto ardire di venire!»

E i compagni et altri, a’ romore che Folaga fece, trasseno là e trovonno Folaga esser preso da uno rastello per lo culo, dirieto avendo ancora le brachi calate; disseno: «Odi buono vantatore,