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tu che quel fuoco mettesti?» Lo frate disse sì. E domandando del modo, con darli du’ bastonate, lo frate, che a male mani si vede, lel disse tutto come avea seguito e quello che n’avea fatto.

Michele, presoli la scarsella, tutto quanto li parea che valesse il suo panno, tanti denari ne trasse. E datoli una bastonata, disse: «Per la vergogna e per lo ’nganno fatto alla mia donna, oltra le bastonate avute, vo’ che due di nuovo n’abbi». E poi prese iiii fiorini di quelli del frate dicendo alla donna: «Questi siano tuoi acciò che ristorata sii del vituperio che tu hai fatto». Et aiutatolo Michele a tirarsi su le brachi, che più di iiii punti le convenne ristringere per le battiture che l’avean fatto sottile diventare, e mandato fuora della casa minacciandolo se mai in quello di Pisa lo ritrova d’ucciderlo; e così frate Bonzeca, credendo beffare, ricevéo beffe e danno né più in quello di Pisa si lassò trovare. E più mesi convenne che il frate innello spidale dimorasse prima ch’andar potesse.

Ex.º lxxxxiiii.