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tolti l’ha, ché mettendoli paura m’ha tribuito lo terzo d’uno cambio che ultimo fece di fiorini iiii mila v cento, e ora di questo me ne vuol dare vi mila et io lel faccia di iiii mila; non m’ha voluto dire a chi».

Lo fratello di Cione, sentendo il pericolo che venire ne potea a lui et al fratello, diliberò al tutto volere sapere a chi Taisso li fiorini avea tolti, dicendo a Cione che al banco lo faccia venire e che areghi li vi mila fiorini: «E tu li farai la léttora». Cione così fa e ’l fratello resta in bottega.

Taisso venuto co’ denari, Cione lo mena in fondaco dove era il fratello. Lo fratello di Cione li dice: «Taisso, io vo’ sapere a chi tolti hai questi denari acciò che noi ancora possiamo prender partito. E come hai fatto patto con Cione così ti voglio oservare che la terza parte sia nostra e le ii parti tuoi; e se c <mila> fiorini fusseno, tanto l’arò più a grado; et ora son contento di prender questi vi mila et io ti farò la léttora di iiii mila». Taisso disse: «Or che leva? Io li ho tolti a persona che poco danno ne può avere, e sono più di lxxx mila. Se io avesse avuto più della notte, io n’arei più di cc mila; e penso, se verrete meco, esser che in meno di ii notti ve li metterò in mano». Lo fratello di Cione dice: «Oimè, per Dio, Taisso, faccianlo e tieni secreto la cosa; ciò che vorrai da noi arai. E per poter fare più secreto e meglio, io voglio mandare Cione a Vinegia che si trovi con Orso con tutti questi denari e li altri manderemo a lor due; e in fine avale sono contento che il nostro e ’l tuo vada a comune». Taisso dà fede alle parole e disse: «Buono è che Cione tosto camini». Lo fratello di Cione dice a Taisso: «Và e mena qui uno cavallo che vo’ che incontenente vada per non perder tempo». Taisso si parte e per uno cavallo <va>.

E’ andato, lo fratello di Cione dice a Cione che subito della terra si parta e porti seco quelli vi mila fiorini, et in fine ch’e’ non manda per lui non torni. Cione, amaestrato, come il cavallo fue venuto saglìo a cavallo; dandoli una léttora di iiii mila ducati di Taisso e che quelli desse a Orso in Vinegia. Montato Cione a cavallo e caminato fuora del distretto e forza di messer Bernabò, auto il fratello di Cione da Taisso come li denari avea tolti a ma-