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LXXXXII


G>iunta che fu la brigata a Forati, cenarono di vantagio e posarono fine alla matina che levato fu il sole, però che il preposto non volse che si caminasse di notte per quelli ma’ passi. E fatto alquanto la brigata confortare, disse a l’altore che una novella dica per fine che a Brandisio la sera di buon’ora desiderano di giungere. L’altore era disposto a ubidire; disse che fatto serà, e voltatosi alle brigate parlando disse: «A voi giovani, che disiate tosto per modo di rubar esser ricchi, e fatto il male sete si pogo savi che la persona coll’aver perdete, ad exemplo dirò una novella acciò che vi guardiate da tali cose»; incominciandola in questo modo:

DE MAXIMO FURTO

Al tempo di madonna Reina, donna di messer Bernabò di Milano: tenea lo suo tesoro in una torre rinserato con molte chiavi e forti.

F>u nella città di Milano, al tempo che madonna Reina moglie di messer Bernabò Visconte era donna del ditto messer Bernabò signore di Milano; la quale, la ditta madonna Reina, tenea il suo tesoro in uno casamento torniato di uno procinto e con molte chiavi li usci e le camere serate, innel quale luogo non stava persona alcuna. Uno sensale nomato Taisso, avendo alcune volte veduto i’ luogo dove madonna Reina lo tesoro riponea — perché alcune volte col tesorieri v’era andato per farli comprare mercantie — e vedendo che grandissimo tesoro era in quel luogo, volendo tosto ricco diventare, pensò tollere di quello tesoro. E perché