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filato. E venendo in sul mercato s’acordonno a prendere tanti fregi et oro che valesse la somma di ducati v cento.

Pesate le cose e messe in assetto e fattone uno fardelletto, il preditto Fiordo disse a madonna Marchesetta che seco andasse al banco per vedere innomerare li ducati che aver dé. La donna, contenta perché i suoi fregi et oro avea ben venduto, con Fiordo al banco n’andò. Fiordo, cavato fuori una borsa verde in che avea ducati v cento nuovi di zecca e quelli al banchiere <dati>, disse se alcun ve ne fusse che non fusse recipiente. Lo banchiere disse: «Questi ducati sono nuovi e non hanno alcuna mancanza». Fiordo dice alla donna che inomeri se sono v cento. La donna li tira a sé, Fiordo lei gitta a quattro a quattro, tanto che v cento li hae trovati. E messoli Fiordo in quella borsa verde, con una poga di cera la borsa sugellò, dicendo alla donna: «Andiamo alla bottega». Avendo quella borsa in mano, presente la donna, alla bottega ne vanno.

E mentre che caminano, Fiordo, tratto fuori del seno una borsa simile a quella in che erano li ducati, piena e sugellata — avea ducati v cento falsi dorati d’ottone — e ripostasi quella de’ veri; e giunti a bottega, la donna prese la borsa sugellata credendo che fusseno quelli che al banco veduti avea. E dato il fardello de’ fregi e dell’oro a Fiordo, Fiordo, che le cose avea in punto, subito in una barca entrò, e dato de’ remi in acqua, in suo paese ritornò.

Monna Marchesetta aperto la borsa sopra uno tappeto, e vidde quelli ducati lustranti; avendole paruto guadagnare la quarta parte, avea grande allegrezza. E mentre che ella in tale alegrezza dimorava, sopravenne uno suo figliuolo nomato Tano. La madre li dice: «Tano, oggi abiamo auto il buono guadagno d’una vendita fatta di ducati v cento di fregi et oro venduto, che se ne guadagna il quarto». Tano, che ode quello che la madre hae fatto, steo contento, dicendo: «U’ sono li ducati?» La madre la borsa li porse. Tano quella aperse, e veduto li ducati, quelli esser falsi e d’ottone, dicendo alla madre: «Noi siamo disfatti»; la madre dice tutto il modo tenuto di quel ladro. Lo figliuolo come savio disse: «Madre mia, di queste cose non fate motto fine a tanto