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alcuna volta acadea che alcun fante soldato con una sua panziera in dosso capitava di dì a quel passo: Rustico, volendo quel fante rubare (per forza non arè’ potuto), lo dimandava se quella panziera che in dosso portava vender volea dicendo: «Io la compero a buon pregio se ella mi piacesse». E tanto dicea che il soldato la panziera si cavava. E come Rustico la panziera in mano avea, dicea: «Questa panziera è perduta». Lo soldato dicea: «Perché?» Rustico rispondea perch’e’ senza bulletta la panziera, che per vender portava, del terreno di Ferrara la volea cavare. E per questo modo quello che per forza rubar non potea lo rubava con lusinghe e malizia; e per questi modi n’avea tanti morti e rubati ch’era uno stupore.

Et essendo uno messer Nisterna, uno giudici, venuto di Frigoli da officio colla sua donna figliuoli e famigli e con suoi arnesi — e infra l’altre cose avea una valige innella quale avea più di m ducati e tazze e gioielli d’argento d’una gran valuta — , avendo dal marchese léttora di passo, arrivò a l’abergo di Rustico ditto; al quale messer Nisterna disse che quella valige li serbasse, che dentro v’era gran valsuta d’argento. Rustico allegro disse: «Volentieri». E non vedendo Rustico il modo di potere il giudici e la brigata uccidere, avendo desiderio di rubare quella valige pensò per altro modo fare d’averla. E colla moglie e col figliuolo ordinò che la valige si legasse in una fune e con uno tovagliuolo sotto l’acqua del canale si fermasse, gettando la valige innel canale. E poi ordinò quando messer Nisterna fusse a letto che si mettesse fuoco nello albergo (e come sapete, quelle case sono tutte di paglia e di vinchiastri, che poca fatica è a ardere).

E come pensò fe’: che, veduti tutti quelli che con messer Nisterna erano andati a posare, Rustico Bontura e ’l figliuolo a un colpo in tre lati della casa ebbeno cacciato il fuoco. Messer Nisterna, sentendo il fuoco, subito prese pensieri di campare le persone non curando d’altro: con poghi panni fuori della casetta uscirono. La casetta arse con tutti arnesi di messer Nisterna. E fattosi dì, <messer Nisterna andato> a vedere, con malanconia dicendo all’oste dove avea la sua valige messa, l’oste risponde che la valige con tutte suoi cose sono arse, faccendo grande scarpore e dicen-