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a bere in una taverna con uno fornaio, tra loro fu alcuno ragionamento come guadagnavano. Lo fornaio disse: «Io ho buono guadagno ché al mio forno più di c famiglie il loro pane cuoceno». L’ostieri disse: «Io hoe in casa du’ poveri che vanno acattando, e ben otto mesi sono stati innel mio albergo che più di c ducati nuovi di zecca m’hanno dato, e ogni du’ di me ne danno quando uno e quando du’ che paiano usciti del fuoco. E dìcoti che se costoro staranno meco un anno mi faranno ricco». Lo fornaio disse: «Buono giambo hai». Alle quali parole uno di quelli che lassati erano per sentire della morte di Giannozzo il quale a bere in quella taverna era andato, udendo quello che l’ostieri dicea, tenendo in sé faccendo vista di non aver udito, fra se medesmo dice: «Forsi quelli gaglioffi che così largamente spendeno potrenno esser stati quelli che Giannozzo uccisero».

Et andatosene al podestà, narrò tutto ciò che l’ostieri avea ditto, dicendoli: «Io non vorrei però che fusseno guasti della persona non avendo fallito». Lo podestà disse: «Lassa fare a me». E subito mandò per quello ostieri; e venuto, li disse quali osti avea innell’albergo. L’oste disse: «Infra li altri che io hoe, so’ du’ poveri che vanno acattando, l’uno de’ quali ha meno amendu’ le mani e l’altro ha meno uno piè et uno occhio». Lo podestà disse: «Come ti pagano se vanno acattando?» L’oste disse: «Io non so, che più di otto mesi inne l’abergo mio sono stati et hannomi dati più di c ducati nuovi di zecca, dicendomi che a loro non dia altro che capponi lessi e arosto e che io li faccia ben godere; et a me fanno buono pagamento». Lo podestà fece vista d’andare un pogo altro’ dicendo che l’aspettasse.

E subito alla sua famiglia disse: «Andate in sul desnare a cotale albergo e menatemi du’ che quine troverete, cioè uno che ha le mani mozze e l’altro ha meno il piè e l’occhio». La famiglia subito allo albergo andò e quine trovaro li preditti; e presi, al podestà li menorono. Il podestà che tornato era a l’albergatore dimandandolo di quelli, intanto i gaglioffi giunsero dinanti al podestà. Il podestà li dimandò se i ducati aveano dati a quell’ostieri e quanti. Coloro disseno di sì e che erano du’ c. Il podestà dice: «Unde li avete avuti?» Coloro rispuosono che acattate per l’amor