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dosi di tal cosa e lamentandosi con Madonna Reina, la quale subito lo <fe’> sentire a messer Bernabò; di che messer Bernabò fe’ mandare molti bandi, sotto grievi pene si dovesse rendere la ditta Cateruzza.

E mentre tali bandi funno oservati (che piú di xx giorni passarono, sempre messer Bernabò mandò bandi), divenne che essendo messer Maffiolo sazio della Cateruzza, ché moltissime volte avea provato sua cavalleria con lei, parendoli tempo di rimandarla, sperando dapoi a ugni sua volontà poterla avere, e chiamò a sé Cateruzza dicendo: «Io voglio che ti torni con tua madre, et acciò che meglio possiate vivere e se caso venisse che ti volesse maritare possi, ti dono questi c fiorini. E che a persona del mondo non manifesti là u’ se’ stata». E questo ditto, subito la prese, basciandola, e una volta la danza amorosa li fece e con c fiorini ne la mandò, promettendoli gran fatti.

Tornata Cateruzza a casa, la madre vedendola cominciò a gridare: «Oimè, Cateruzza, dolce figliuola, dove se’ stata?» E questo dicea si alto che tutto la vicinanza sentia il gridare della madre. Cateruzza, che già sentito avea la dolcezza dell’uomo, disse: «Madre mia, state cheta che colui che mi prese m’ha dato fiorini c, li quali con questi mi potrete maritare». La madre non curando tali parole, ma di continuo gridando tanto che all’orecchie di messer Bernabò e di madonna Reina fu venuta; e subito la donna richiesta che a madonna Reina venisse, con Cateruzza lei si mosse e alla corte n’andò, la u’ messer Bernabò con madonna Reina era.

Venuta la madre con la figliuola, messer Bernabò volse sapere chi l’avea rapita. Fu ditto che messer Mafiolo suo cortigiano l’avea rapita e per forza di casa cavata e seco tenuta più di xx dì e di lei avea preso suo contentamento. Messer Bernabò ciò sentendo, subito fe’ richiedere messer Mafiolo; il quale andò dinanti a messer Bernabò sperando che altro volesse, e quine veduta la Cateruzza e la madre e Madonna Reina con altre donne, dubitò forte e pensò potersi scusare. A cui messer Bernabò disse: «Messer Mafiolo, come, avete voi diservito Cateruzza?» Rispuose messer Mafiolo: «Io l’ho ben contentata». Messer Bernabò, rivoltosi verso la madre