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se vorrai, altri che tu non sarà mio marito, però, come ti viddi, tanto mi se’ piaciuto che amore m’ha stretta a perfettamente amarti. E non dubitare, ché di tutte tuoi aversitadi ti ristolerò; et acciò che vegghi che ciò sia vero, in fine avale vo’ che l’anello mi metti». E trattosi l’anello vescovale di dito, a Passavanti lo diè, e lui la sposò e poi si preseno diletto. E fu tanto il piacere che Marzia con Passavanti la notte si denno, che Marzia disse a Passavanti che ancora lo dì seguente aparecchiasse in quel luogo e la notte similmente dormissero insieme come fatto aveano. Passavanti levatosi la mattina et a l’oste ditto che aparecchiasse, dicendo alla brigata: «Il vescovo per oggi caminare non vuole»; e così si fe’ come è ordinato, e la notte similmente piacere si denno. E poi dienno a caminare tanto che a Roma giunsero.

E fatto fare la imbasciata al Santo Padre, di volere parlare, lo papa contento, il vescovo andato solo con messer Amon e con Passavanti, dicendo: «Padre Santo, posto che voi mi vegghiate vestito come vescovo, questo ho fatto perché altramente a voi non arei potuto venire. E pertanto, e la lezione e la veste è stato cagione che qui sono: e però sappiate che io sono Marzia, figliuola de’ re don Alfons re di Spagna, il quale volea che a uno che Cristo non adora mi maritasse, dando nome che la pace far non si potea. Di che io, udendo che a uno saracino e vecchio di lx anni maritar mi volea, deliberai che voi mi deste quello che a me è di sommo piacere, il quale meco ho condutto e quello voglio, e voi prego che in luogo di mio padre mi tegnate il dito, e lui, che qui presente è, sia contento che io sua sposa sia». Messer Amon, che sta colle orecchie levate presto a dir sì, spetta pur che ’l papa lo domandi. Era questo messer Amon di anni xl e più, et assai disutile della persona.

Veduto il papa la savia domanda e ’l savio modo preso, disse: «Et io son contento di tenerti il dito, ma non con cotesto abito, che licito non sarè’». Marzia, ch’era ita proveduta, disse: «Santo Padre, voi dite il vero che in sì fatta veste maritagio non si dé fare». E trattasela, rimase in una palandra dorata che parea una rosa, intanto che ’l papa disse: «Se al papa fusse licito di prender moglie, d’altri che di mia non saresti». E preso il dito a Marzia,